Photo by Gabygaiffe [CC BY-SA (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0)] |
Bene, molto bene, ma non benissimo, e questo, permettetemi il gioco di parole, è un gran bene!
Che la Juve abbia strapazzato la Roma nel primo tempo, grazie al pressing alto tanto invocato dal mister Maurizio Sarri, concedendo agli ospiti la rete e diverse occasioni nella ripresa, risulta paradossalmente, a mio avviso, un segnale ancora migliore di quello che si sarebbe potuto ottenere se la gara si fosse conclusa 5-0.
Che la Juve abbia strapazzato la Roma nel primo tempo, grazie al pressing alto tanto invocato dal mister Maurizio Sarri, concedendo agli ospiti la rete e diverse occasioni nella ripresa, risulta paradossalmente, a mio avviso, un segnale ancora migliore di quello che si sarebbe potuto ottenere se la gara si fosse conclusa 5-0.
Prima di chiamare il 118 alla ricerca di una soluzione per il mio disperato caso, provate a seguire questo ragionamento.
I primi quarantacinque minuti della squadra sono stati eccellenti per qualità delle giocate, intensità della pressione, che ha portato al recupero di un'infinità di palloni, ed attenzione difensiva, mentre la ripresa ha rivisto, in parte, i soliti errori di concentrazione e posizionamento.
I primi quarantacinque minuti della squadra sono stati eccellenti per qualità delle giocate, intensità della pressione, che ha portato al recupero di un'infinità di palloni, ed attenzione difensiva, mentre la ripresa ha rivisto, in parte, i soliti errori di concentrazione e posizionamento.
In un ipotetico scenario nel quale la squadra avesse ripetuto la prestazione del primo tempo, probabilmente oggi staremmo parlando di una vittoria ben più larga del 3-1 rimediato ieri, e di una partita superlativa, probabilmente della migliore Juve degli ultimi dieci anni. A Gennaio.
Provate un po' a pensare quali margini di miglioramento, fisico e tecnico, avrebbe potuto avere quella squadra. Probabilmente nessuno. Ma aver completato la trasformazione nel primo mese del nuovo anno, in anticipo di almeno un paio di lune sulla tabella di marcia avrebbe probabilmente significato mandare fuori giri il motore nel momento caldo della stagione, in Primavera.
Per adesso godiamoci la Vecchia Signora, in tutte le sue bellezze e nei suoi difetti, altalenante ma vincente, e soprattutto sempre un pizzico migliore di quella vista nelle precedenti occasioni, sperando di averci visto lungo fin dall'inizio riguardo alla bontà di questo percorso.
Pagelle
Buffon 7 - Salva un paio di goal avversari, pur regalando sfortunatamente la rete ai giallorossi, sulla quale rimane il meno colpevole del reparto difensivo.
Danilo 6 - Inizia benino, ma si deve arrendere per un infortunio muscolare. Come molti compagni stava entrando in forma, speriamo di rivederlo presto.
Rugani 6,5 - Forse non è mai stato un fenomeno, ma sostenere che fosse diventato un brocco assoluto era fuori luogo. Gioca tutto sommato con discreta disinvoltura.
Bonucci 7 - Guida bene la difesa tranne nella dormita sul goal di Under, trovando a sua volta la rete, come spesso gli capita contro i giallorossi.
Pjanic 6 - Prestazione ordinaria, come quasi tutte quelle viste quest'anno. Da lui sarebbe lecito aspettarsi di più.
Rabiot 7 - Ho profetizzato la sua crescita ai livelli, tra qualche anno, di altri francesi ben più famosi visti a Torino. Non è ancora a quel punto, ma la classe con la quale tocca la palla senza perderla mai e l'abilità di interdire lo rendono già oggi potenzialmente il miglior centrocampista della Serie A.
Bentancur 7,5 - La partenza non e tra le migliori, ma quando il motore si scalda mette in scena un'altra prestazione da centrocampista totale, impreziosita dal goal di punta.
Douglas Costa 6,5 - Non ha ancora l'accelerazione e la brillantezza dei giorni felici, ma è una costante spina nel fiaco della difesa avversaria.
Higuain 6,5 - La traversa gli nega il goal che meriterebbe, solito grande contributo anche in fase di costruzione sulla trequarti.
Ronaldo 7,5 - Gli aggettivi per l'alieno di Madeira sono terminati, la facilità con cui trova la via della rete e con la quale riesce ancora, a 34 anni, a scattare e lasciare sul posto avversari più giovani lascia ogni volta a bocca aperta. Sui livelli di Madrid.
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Cuadrado 6 - Il suo ruolo naturale è quello dell'ala, ce lo ricorda ogni partita quando dalla sua parte nascono occasioni, come quella che ha visto Kalinic colpire il palo a tu per tu con Buffon.
Ramsey 6 - Più indietro rispetto alla crescita della squadra, ancora non riesce ad incidere.
Matuidi 6 - Entra per fare legna a centrocampo e becca un giallo evitabile.
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