Roma - Juventus: top 5 affari di mercato



Cari amici del Blog "Due Uomini e una Signora", avete ascoltato l'ultima puntata del podcast omonimo, nella quale Franco e Omar, al primo appuntamento dell'anno, si sono divertiti a riannodare le fila delle vicende bianconere dopo le vacanze?

Se ancora siete in debito con questo aspetto, niente paura, potete rifarvi immediatamente facendo partire da QUI LA RIPRODUZIONE, prima di scoprire, come di consuetudine, i migliori colpi di mercato messi a segno dalla dirigenza bianconera con l'avversario di turno, questa settimana i giallorossi della Roma.

Sembrerà strano, ma sono stati solamente diciassette i calciatori che nella quasi centenaria storia parallela dei due club, hanno intrapreso dalla capitale la via di Torino; alcuni di essi hanno lasciato un grande ricordo sotto la Mole, altri invece sono stati poco più che delle meteore, come il danese Helge Bronée, che negli anni '50 ha avuto l'onore di cominciare questo flusso.

Siete curiosi quindi di scoprire la top 5 dei migliori acquisti della Juventus in casa Roma? Vi basterà continuare a leggere l'articolo poco righe più sotto...



Posizione n. 5

Giampaolo Menichelli

Proveniente dalle formazioni giovanili della Roma, nelle quali si mise in luce tanto da meritarsi anche il richiamo in prima squadra dopo i prestiti alla Sanbenedettese e al Parma, Menichelli fu portato a Torino ormai maturo, all'età di venticinque anni, e rimase alla corte della Vecchia Signora per ben sei stagioni.
Ala sinistra dotata di grande tecnica e ottimo spunto nell'uno contro uno, il giocatore nativo della capitale fu decisivo nella conquista della Coppa Italia del 1965, vinta in finale contro la grande Inter di Herrera, e soprattutto del campionato di due stagioni successive, quando grazie ai goal di Menichelli, capocannoniere della squadra, i bianconeri ebbero ancora una volta la meglio dei nerazzurri con il sorpasso all'ultima giornata.
   
Posizione n.4
Emerson Ferreira da Rosa

Photo by Nicola Genati
CC BY-SA 3.0
Sono solo due le stagioni trascorse in bianconero da Emerson, uno dei più forti centrocampisti mai visti transitare sotto la Mole, ma sono bastati decisamente al pubblico bianconero per ricordare a lungo il talento del cervello brasiliano.
Capace con la stessa qualità e la stessa intensità di ricoprire il ruolo di regista e di interditore, l'ex romanista interromperà purtroppo al culmine della carriera il suo percorso alla Juventus, costretto, alla stessa maniera di molti altri campioni, a cambiare aria dopo gli sconquassi di Calciopoli.
In bianconero metterà complessivamente a referto 91 presenze e sei reti.


Posizione n.3

Fabio Capello

Per i più giovani, avvezzi ad ascoltare le parole di Capello dalla TV, dove, a torto o a ragione viene considerato come uno dei massimi esperti di calcio mondiale, scoprire che Don Fabio sia stato in passato anche un ottimo calciatore forse può apparire come anacronistico, eppure l'ex allenatore di Milan, Roma, Real Madrid e Juventus ha rappresentato in pieno una generazione di centrocampisti italiani a cavallo degli anni settanta.
Con la maglia della Vecchia Signora ha disputato la bellezza di 240 incontri, conditi da ben 41 reti, vincendo quattro scudetti; centrocampista totale, passò alla storia anche per il goal realizzato a Wembley nel 1973, che permise alla Nazionale italiana di conquistare la prima storica vittoria in terra inglese.


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Posizione n.2
Miralem Pjanic



Se Emerson è stato il cervello della Juventus dal 2004 al 2006, l'attuale interprete del ruolo chiave di centrocampo è senza dubbio il talento bosniaco di Miralem Pjanic, strappato alla Roma nel 2016 dopo il pagamento della clausola rescissoria di 38 milioni di euro.
Cresciuto calcisticamente in Lussemburgo ed esploso in Francia nelle fila dell'Olympique Lione, l'acquisto di Mira dalla Roma è stato fortemente caldeggiato dall'allora allenatore bianconero Massimiliano Allegri, che da subito aveva immaginato di arretrarne il raggio d'azione, più orientato sulla trequarti nella capitale, per affidargli le chiavi del centrocampo.
Abilissimo nel palleggio e mortifero sui calci piazzati, la storia d'amore tra il bosniaco e la Vecchia Signora sembra lontana dal doversi concludere, ed attualmente può contare, in tre stagioni e mezza, su oltre centocinquanta presenze e 22 reti.



Posizione n.1

Angelo Peruzzi

Prima della leggenda di Gianluigi Buffon, che ancora adesso continua ad alimentarsi, chi si riferiva agli estremi difensori bianconeri, non poteva non fare riferimento al grande Angelo Peruzzi, portierone viterbese in forza al club sabaudo per ben otto stagioni, dal 1991 al 1999.
Sotto la Mole ha vinto tutto: 3 scudetti, 1 Coppa Italia, 2 Supercoppa Italiana, 1 Champions League, 1 Coppa Uefa, 1 Supercoppa europea e 1 Coppa Intercontinentale, diventando il titolare fisso anche della Nazionale italiana e venendo considerato uno dei portieri più forti di tutti i tempi.
La Roma lo cedette alla Juventus in seguito ad una  squalifica di dodici mesi per doping, nonostante le sue qualità si fossero messe in evidenza già da giovanissimo, quando diciassettenne esordì in Serie A per sostituire il titolare Franco Tancredi; il portierone bianconero riuscirà, nel corso degli anni, a far pentire amaramente i capitolini della scelta compiuta, diventando uno dei simboli del ciclo vincente targato Marcello Lippi.

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