Juventus-Cagliari: top 5 affari di mercato



Cari amici bianconeri,
dopo qualche giorno di vacanza trascorso a digerire il panettone e soprattutto l'amara sconfitta in Supercoppa con la Lazio, rieccoci qui, più attivi e pimpanti che mai per analizzare, come di consueto, i migliori affari di mercato chiusi dalla dirigenza juventina con l'avversario di turno in campionato, in questo caso il sorprendente Cagliari.


Contrariamente a quello che si può pensare, in quasi novant'anni di storia comune, la Juventus e la società rossoblu hanno visto solo sette calciatori accasarsi dal capoluogo sardo direttamente sotto la Mole, e di questi sono davvero pochi quelli capaci di lasciare un bel ricordo alla tifoseria dei campioni d'Italia. Ecco pertanto di seguito la nostra personalissima top 5 dei migliori calciatori passati direttamente dal Cagliari alla società piemontese.

Posizione n. 5

Renato Caocci

Dopo una trafila nelle squadre giovanili sarde, prima all'Olbia poi al Cagliari, il diciannovenne Caocci si trasferisce a Torino per volere del neo tecnico bianconero, Pablo Amaral, che da buon brasiliano ama alla follia i giocatori eclettici e in grado di cambiare ruolo con disinvoltura, passando dalla retroguardia alla mediana, come il giovane proveniente dai rossoblu.
Dopo un inizio di stagione discreto però, Caocci finirà per essere sovente relegato in tribuna, probabilmente non capace di adattarsi ai ritmi del calcio di una grande squadra.
Per lui due stagioni in bianconero e solo nove presenze, prima di finire, senza troppi rimpianti, ceduto al Palermo.

Posizione n. 4 

Fabian O'Neill

Giocatore dalla classe non indifferente, ma dal carattere di cristallo; è questa la definizione che più spesso viene accostata al fantasista uruguaiano di origini irlandesi, che dopo cinque stagioni in Sardegna, condite da oltre 130 presenze e sedici reti, si trasferisce nell'annata 2000-2001 alla corte della Juventus di Carlo Ancelotti, che vede in lui il centrocampista completo al quale affidare una buona dose di responsabilità della sua mediana.
Purtroppo per i piemontesi però, e per lo stesso giocatore, sotto la Mole O'Neill non saprà ripetere quanto fatto vedere a Cagliari, schiacciato dal peso della maglia bianconera; in due anni appena venti presenze, spesso da subentrato, e nessuna rete, convinceranno i dirigenti della Vecchia Signora a spedirlo al Perugia, nell'ambito del trasferimento di Davide Baiocco.


Posizione n. 3

Pietro Paolo Virdis

Nonostante quattro stagioni in bianconero, una Coppa Italia e due scudetti vinti, il ricordo del periodo juventino del "tamburino sardo" non si può esattamente definire esaltante.
Prelevato dal Cagliari dopo un esaltante torneo in Serie B, nel quale l'attaccante sardo fu capace di centrare il bersaglio in ben diciotto occasioni, Virdis faticò parecchio ad imporsi in terra sabauda, anche a causa di numerosi infortuni, collezionando solo dieci apparizioni alla prima stagione bianconera; le cose migliorarono parzialmente nel campionato successivo (1978-79), ma la deludentissima terza annata sotto la Mole spinse la dirigenza a provare la strada del prestito al Cagliari, per far ritrovare alla punta sarda le motivazioni e la grinta di un tempo.
Tornato in bianconero nel 1981-82, le cose andarono leggermente meglio, ma nonostante le trenta presenze e i nove goal realizzati, Virdis non convinse appieno, e fu definitivamente ceduto all'Udinese nell'annata successiva, per poi esplodere definitivamente tre anni più tardi con la maglia del Milan.

Posizione n. 2

Sergio Gori

Compagno di squadra nel Cagliari scudettato di Gigi Riva, compagine della quale fu anche capocannoniere nel 1975 in seguito all'infortunio di "rombo di tuono", Gori fu scelto al termine di quell'anno dalla Juventus, per affidargli le redini dell'attacco insieme ad Anastasi.
Dopo una buona prima stagione, nella quale la sua duttilità si fece apprezzare anche in una posizione più arretrata di rifinitore, la punta proveniente dalla Sardegna finisce ai margini del progetto juventino, oscurato dall'arrivo di Roberto Boninsegna.
Nonostante una seconda annata incolore, Gori si farà comunque ricordare per la splendida rete realizzata a San Siro contro l'Inter alla terzultima giornata, che di fatto consegnerà alla Juventus lo scudetto.




Posizione n.1

Alessandro Matri



Arrivato in bianconero nella finestra invernale del mercato 2011, dopo quattro stagioni trascorse a Cagliari (nelle quali eguaglierà anche il record di Gigi Riva di sette partite consecutive con goal), Matri metterà subito in mostra le sue qualità di centravanti puro, con spiccato fiuto del goal.
Sarà però solo nella seconda annata bianconera, agli ordini di Antonio Conte, che il centravanti di origine lodigiana troverà la sua vera consacrazione, chiudendo l'annata con dieci reti e la conquista dello scudetto, primo trofeo in carriera.
A Torino rimarrà un altro anno, esordendo anche in Champions League, per poi essere acquistato dal Milan, dove faticherà ad imporsi; tra vari prestiti finirà per tornare nuovamente per sei mesi in bianconero, in tempo utile per vincere un altro scudetto e per decidere la finale di Coppa Italia nel 2015 con un goal alla Lazio.

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