Roma - Juventus: top 5 partite in campionato



Cari amici del blog,
probabilmente sarete ancora scandalizzati dagli episodi arbitrali di Inter-Atalanta, che hanno pesantemente condizionato la gara in favore degli uomini di Conte, evitando loro una più che probabile sconfitta interna.
Altrettanto probabilmente vi starete domandando cosa sarebbe successo oggi sui giornali italiani, sportivi e non, sulle televisioni e financo in parlamento, se al posto della truppa meneghino-cinese ci fossero stati i campioni d'Italia, ricavandone che a stento si sarebbe evitato il ricorso alla marina militare degli Stati Uniti per sedere le conseguenti rivolte.

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Ovviamente sono con voi e condivido i vostri sentimenti, ma non dimentichiamoci che noi siamo la Juventus, e a differenza di quanto sono soliti fare gli altri, vinciamo, sul campo, senza strepiti e senza inventare alibi; pertanto testa a questa sera, dato che è in programma una delicatissima sfida all'Olimpico contro la Roma, che i bianconeri non fanno propria dal 2014.

Come ormai consuetudine, proviamo ad essere di buon auspicio ricordando le 5 migliori partite della Vecchia Signora in casa dei giallorossi nei precedenti campionati di Serie A.

Posizione n.5

Domenica, 30 Agosto 2009, ore 18.00

Roma - Juventus 1-3




Dopo il buon finale di stagione precedente, la dirigenza bianconera decise di dare a Ciro Ferrara la grande occasione della carriera da allenatore: guidare la Juventus da inizio campionato, con una rosa profondamente rinnovata dagli innesti di nuovi calciatori, tra i quali spiccavano i nomi dei brasiliani Diego e Felipe Melo.
Dopo la prima vittoria casalinga sul Chievo, i bianconeri vennero subito messi di fronte ad una delle pretendenti al titolo, la Roma di Luciano Spalletti; nonostante il torneo racconti che alla fine i punti di divario in classifica tra le due squadre saranno addirittura venticinque in favore dei capitolini, che chiuderanno secondi, la partita fu uno show bianconero, con il fantasista Diego assoluto protagonista di quella che rimarrà per sempre la sua migliore gara in Serie A. Se quel giorno qualcuno avesse raccontato che la Juve sarebbe poi finita settima, probabilmente sarebbe stato rinchiuso in qualche istituto di igiene mentale, ma l'involuzione della truppa di Ferrara, poi sostituito a metà stagione da Zaccheroni, fu purtroppo talmente evidente quanto inspiegabile.





Posizione n.4

Domenica, 14 Marzo 1982, ore 15.00

Roma - Juventus 0-3



In un torneo tiratissimo, come quello della stagione 1981/82, vinto dai bianconeri ad un quarto d'ora dalla fine dell'ultima giornata sulla Fiorentina, grazie al rigore di Brady nella gara col Catanzaro, la Roma concluse al terzo posto, staccata di otto punti dai piemontesi (all'epoca venivano assegnati due punti per la vittoria.)
Complici anche infortuni e squalifiche in casa giallorossa, che decimarono la squadra di alcuni uomini chiave come Pruzzo e Falcao, la partita, considerata una delle più difficili della stagione alla vigilia, vide un totale dominio della Vecchia Signora, già in vantaggio di tre reti al termine del primo tempo grazie alla doppietta di Virdis e al goal di Galderisi.


Posizione n.3

Sabato, 19 Novembre 2005, ore 20.45

Roma - Juventus 1-4



Solo un anno e mezzo prima, la Juventus di Marcello Lippi veniva umiliata sul terreno della Roma, guidata da Fabio Capello, con un perentorio 4-0; di quella partita, ricorderanno in molti il gesto di Francesco Totti, che mimò con le mani all'indirizzo di Pavel Nedved il gesto delle quattro reti realizzate dalla propria formazione, accompagnandolo con un perentorio invito a ritornare a casa con la coda tra le gambe.
L'episodio, che se fosse stato inscenato da un calciatore bianconero, sarebbe passato alla storia come un gesto antisportivo, con tanto di critiche allo stile Juve, divenne l'emblema di uno sfotto perpetrato dall'Italia calcistica anti-juventina, ma ricacciato al mittente in questa occasione dalla superba prestazione dei Trezeguet e compagni.
Da vedere e rivedere la splendida rete di Zlatan Ibrahimovic, così come il comico rigore finale regalato alla Roma.


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Posizione n.2

Domenica, 6 Marzo 1983, ore 15.00

Roma - Juventus 1-2


Nel campionato successivo al trionfo dell'Italia di Enzo Bearzot al mondiale spagnolo del 1982, Roma e Juventus si contesero il titolo a lungo, con Inter e Verona nei panni di terza e quarta incomoda, ma furono i giallorossi alla fine a trionfare, nonostante le due sconfitte stagionali patite contro gli uomini di Trapattoni.
La gara dell'Olimpico, appuntamento clou di un'intera stagione e caricato di importanza incredibile dai mediava in scena alla settima giornata di ritorno, in uno stadio brulicante di entusiasmo; per tutto il primo tempo sono i padroni di casa, forti dei cinque punti di vantaggio in classifica, a fare la partita, annichilendo gli avversari costretti ad arrancare nella propria metà campo, ma è solo nella seconda parte della ripresa che la gara diventa realmente emozionante.
Il goal di Falcao, con tanto di corsa sotto la curva sud, sembra mettere la parola fine al campionato, indirizzandolo verso il tanto agognato, dai media capitolini, lieto fine, ma l'orgoglio della Juventus, che fa del motto "fino alla fine" parte integrante del proprio DNA, riesce a ribaltare la situazione, grazie ad una magia di Platini e al goal allo scadere di Brio.
La Roma vincerà ugualmente il torneo piazzandosi davanti ai bianconeri, ma la soddisfazione di quella domenica fu comunque enorme.



Posizione n.1

Domenica, 11 Maggio 2014, ore 17.45

Roma - Juventus 0-1




In un torneo dominato in lungo e in largo dalla Juventus di Antonio Conte, che chiuderà l'annata infrangendo ogni record e realizzando la bellezza di 102 punti, il calendario si divertì a piazzare alla penultima giornata la sfida tra la prima e la seconda della classe.
La Roma di Rudi Garcia infatti, avversaria dei bianconeri per tre quarti del torneo, seppur nettamente staccata in classifica e con lo scudetto già matematicamente assegnato da tempo, si ritrovò per le mani l'occasione di ospitare i rivali della stagione, presumibilmente demotivati e scarichi, per poter dimostrare al proprio pubblico di essere all'altezza, se non più forti, dei campioni d'Italia.
L'occasione non parve vera alle trasmissioni radiofoniche e televisive della RAI, già costruite su di un probabile successo giallorosso, che insinuasse il dubbio su quale delle due squadre fosse realmente la più forte, ma il tutto venne smontato dalla rete, in pieno tempo di recupero, di Osvaldo.
Il giorno dopo, la rubrica radiofonica Radio Anch'io sport della RAI, che ogni Lunedì affrontava i temi del campionato, quasi ignorò l'avvenimento; le migliaia di proteste arrivate in tempo reale in redazione però, costrinsero i conduttori a mettere una pezza dell'ultimo secondo, e a pronunciare un comico discorso finale nel quale definivano, a denti stretti e dando prova di un'evidente forzatura, la Juventus "la squadra più forte del campionato".


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