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| Photo by Muhammad Ashiq from Singapore, Cropped by Danyele, CC BY-SA 2.0 |
Tanto tuonò che piovve. Si può riassumere in una frase la prestazione della Juventus nel lunch match odierno contro il Sassuolo, e non solo per i rovesci che dalla notte stanno nuovamente flagellando il capoluogo sabaudo; i neroverdi di De Zerbi, ottimamente messi in campo (e che verosimilmente perderanno la prossima casalinga dopo lo sforzo da partita della vita odierno), alla fine se ne vanno dallo Stadium con un punto più che meritato, frutto anche dei tanti, troppi errori juventini, a questo punto evidentemente in difficoltà nei match post impegno di Champions League.
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Le energie fisiche e mentali lasciate nella gara contro l'Atletico sembrano aver infatti evidenziato tutti i problemi che questa squadra, fin dai primi calci estivi, aveva messo in scena preoccupando i propri sostenitori: anche oggi l'undici di Maurizio Sarri è stato capace di prendere goal immediatamente dopo essere passata in vantaggio (era già successo diverse volte in stagione), complicandosi la vita con svarioni difensivi in grado di lanciare in porta gli increduli attaccanti avversari.
Le energie fisiche e mentali lasciate nella gara contro l'Atletico sembrano aver infatti evidenziato tutti i problemi che questa squadra, fin dai primi calci estivi, aveva messo in scena preoccupando i propri sostenitori: anche oggi l'undici di Maurizio Sarri è stato capace di prendere goal immediatamente dopo essere passata in vantaggio (era già successo diverse volte in stagione), complicandosi la vita con svarioni difensivi in grado di lanciare in porta gli increduli attaccanti avversari.
Dicono che con Allegri questa partita la si sarebbe vinta, giocando male, ma vinta; dicono anche che le reti imbarazzanti, come quelle prese oggi, l'organizzazione difensiva del livornese non le avrebbe concesse.
Dicono, dicono, dicono. Parole appunto, destinate a volare via.
Quello che rimane è una squadra che, quando in pieno possesso della propria lucidità fisica e mentale, sembra destinata ad esplodere e diventare una creatura interessante, ma che quando queste qualità le vede diminuire si trova in evidente difficoltà a seguire la strada maestra, tendendo naturalmente ad assestarsi allo stato pre-Sarri, senza tuttavia potervisi adagiare, espulsa dalla propria naturale zona di comfort.
Dicono, dicono, dicono. Parole appunto, destinate a volare via.
Quello che rimane è una squadra che, quando in pieno possesso della propria lucidità fisica e mentale, sembra destinata ad esplodere e diventare una creatura interessante, ma che quando queste qualità le vede diminuire si trova in evidente difficoltà a seguire la strada maestra, tendendo naturalmente ad assestarsi allo stato pre-Sarri, senza tuttavia potervisi adagiare, espulsa dalla propria naturale zona di comfort.
Forse in Primavera le cose miglioreranno e gli uomini si troveranno a memoria in un nuovo meraviglioso stato di quiete, ma con Antonio che non molla un colpo potrebbe pure essere tardi...
A meno di non volersi concentrare sul bersaglio grosso, e andrebbe pure bene così.
A meno di non volersi concentrare sul bersaglio grosso, e andrebbe pure bene così.
Pagelle
Buffon 5,5 - Può fare poco sul secondo goal, preso in contrattempo dallo svarione multiplo della sua retroguardia, forse sul primo evitare di andare giù subito non avrebbe spalancato la porta al cucchiaio di Boga.
Cuadrado 6 - Attacca più che difendere, ma senza la solita brillantezza.
Bonucci 6,5 - Tiene bene botta e trova anche il goal, si sta caricando la squadra sulle spalle da vero capitano.
De Ligt 5 - Dopo la prestazione mostruosa in coppa, ecco puntuale quella disastrosa in campionato. Deve crescere ancora parecchio per limitare i passaggi a vuoto.
Alex Sandro 5,5 - A differenza di Cuadrado si vede pochissimo in avanti e quando lo fa non lascia mai il segno
Pjanic 6 - Spesso marcato deve abituarsi in fretta a giocare il pallone con più rapidità e non sempre lo fa a regola d'arte.
Bentancur 6,5 - Parte regalando un paio di sanguinosi palloni, cresce alla distanza mettendo in moto il motorino che gli permette di recuperare molti palloni e di impostare.
Emre Can 5 - Gioca poco e quando lo fa sembra voler spaccare il mondo, ma la sua storia con la Juve sembra ormai alle battute finali.
Bernardeschi 5,5 - Qualche buono spunto, ma non mi convincerò mai che quello del trequartista sia il ruolo ideale per lui.
Higuain 6 - Tanto movimento e pochi veri palloni giocabili.
Ronaldo 6 - In leggera crescita rispetto alle ultime abuliche prestazioni, stimolato forse anche dal complicarsi improvviso della sfida, ma tutte le volte che lo inquadrano pare poco sereno. Cos'è successo?
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Dybala 5,5 - Questa volta incide poco, sbagliando anche facili palloni.
Matuidi 6,5 - Prende il posto di Emre Can e il suo dinamismo fa la differenza
Ramsey sv - Una manciata di minuti da trequartista, non combina molto.
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