Sampdoria - Juventus: top 5 affari di mercato



Anche se non sono molti in senso assoluto i giocatori, transitati dalla Sampdoria alla Juventus, si può tranquillamente affermare che alcuni di essi hanno fatto le fortune della Vecchia Signora, soprattutto se prendiamo come riferimento il periodo a cavallo degli anni '90 quando la società ligure poteva tranquillamente considerarsi una realtà in Italia ed in Europa.

Non è un caso infatti che alcuni degli affari di maggior livello conclusi dalla dirigenza sabauda con quella blucerchiata, siano da riferirsi al decennio che va dal 1985 al 1995, periodo nel quale, sotto la guida di una grande proprietà come quella di Paolo Mantovani, e il lavoro oculato di grandi allenatori come Eugenio Bersellini, Vujadin Boskov e Sven-Goran Eriksson, il club genovese seppe conquistare tutti i trofei della propria bacheca (1 scudetto, 4 Coppe Italia, 1 Supercoppa italiana, 1 Coppa delle Coppe), oltre a raggiungere la finale della Coppa dei Campioni, persa contro il Barcellona.

Ecco quindi la top 5 della settimana, con i migliori affari conclusi  dalla Juventus in cooperazione con la Sampdoria, avversario di questa settimana.

Posizione n. 5

Bruno Mora

Ala destra dalle immense qualità tecniche, Bruno Mora rimase in bianconero solamente due stagioni, dal 1960 al 1962, ma questo periodo fu sufficiente per entrare nel cuore di tutti i tifosi di Madama.
Implacabile esecutore di traversoni per la testa del gigante John Charles o per il folletto Omar Sivori, l'ex sampdoriano fu capace di realizzare anche numerose reti con la maglia della Juventus, sia in Italia che in Europa, anche grazie al fatto che per un periodo fu designato come rigorista della squadra.
Venne ceduto al Milan nell'annata 1962-63 per sistemare la difesa ed arrivare all'ingaggio del mitico Bruno Salvadore, e con i rossoneri Mora vincerà uno scudetto e la Coppa dei Campioni proprio in quell'anno.



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Posizione n. 4

Pietro Vierchwood


Uno dei difensori italiani più forti di tutti i tempi, lo zar, soprannominato così per via delle origini ucraine (il padre era un ex soldato dell'Armata rossa), disputò una sola stagione in bianconero, dopo le dodici trascorse in Liguria con la maglia della Sampdoria, ma nonostante i trentasei anni e un fisico provato da molte battaglie, seppe comunque ritagliarsi uno spazio importante nelle gerarchie della rosa agli ordini di Marcello Lippi, nell'anno della vittoria in Champions League e del trasferimento sotto la mole anche dei suoi ex compagni blucerchiati, Lombardo e Jugovic.




Posizione n. 3

Vladimir Jugovic

Prelevato dalla Sampdoria nel 1995, maglia con la quale disputa tre stagioni, dopo essersi messo in luce ed aver conquistato una Coppa dei Campioni e una Coppa Intercontinentale con la Stella Rossa di Belgrado, il centrocampista serbo disputerà due positive annate in bianconero, nelle quali vincerà uno scudetto, una Champions League, una Coppa intercontinentale e una Supercoppa europea.
Pupillo del tecnico Marcello Lippi, che vede in lui il prototipo del centrocampista globale, capace di impostare, interdire e trovare la via della rete, Jugovic verrà ricordato sempre dai tifosi bianconeri per la rete decisiva realizzata nella serie dei rigori tra Juventus ed Ajax, finale della Champions League 1996.


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Posizione n.2

Francesco Morini


Cinque scudetti, una Coppa Italia e la Coppa Uefa del 1977, primo trofeo internazionale vinto da Madama, rappresentano l'eccezionale bottino raccolto da Francesco "Morgan" Morini nei suoi undici anni di permanenza juventina, nei quali iscriverà a referto quasi trecento presenze, diventando uno dei simboli bianconeri degli anni 70.
Messosi in luce nella Sampdoria, si trasferì a Torino a venticinque anni per prendere le redini della retroguardia, orfana del mitico Giancarlo Bercellino, imponendosi fin da subito come uno dei difensori più rudi e difficili da affrontare per gli attaccanti dell'epoca.
Lascerà la Juventus a trentacinque anni cedendo il posto ad un altro grande stopper della storia bianconera, Sergio Brio, cercando un'ultima avventura in Canada, per poi tornare nuovamente alla corte della Vecchia Signora in qualità di dirigente.


Posizione n.1

Gianluca Vialli


Non poteva che appartenere al grande "gianlucaccio" la prima posizione di questa speciale classifica sugli ex giocatori della Sampdoria acquistati dalla Juventus.
Dopo aver vinto uno scudetto, tre Coppe Italia, una Supercoppa italiana e una Coppa delle Coppe in blucerchiato, Vialli venne acquistato dalla dirigenza piemontese per la cifra record di 40 miliardi di lire, trasferimento più oneroso del calcio italiani all'epoca.
Con la Juventus disputerà quattro stagioni, in chiaroscuro le prime due, nonostante la conquista di una Coppa Uefa sotto la guida di Giovanni Trapattoni (che lo schiererà addirittura in alcune occasioni a centrocampo), da assoluto protagonista le altre, rigenerato totalmente da Marcello Lippi, in un reparto avanzato da sogno con Roberto Baggio, Alessandro Del Piero e Fabrizio Ravanelli.
Lascerà i bianconeri nel 1996 per trasferirsi al Chelsea, dopo aver vinto ancora uno scudetto e la Champions League nell'ormai storica finale di Roma. In totale con la società piemontese disputerà 145 incontri, mettendo a segno 53 reti.

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