Juventus - Udinese 4-0: opinioni e pagelle



Non che fosse una grande avversaria l'Udinese vista ieri sera sul terreno dell'Allianz Stadium, ma la Juventus, priva tra gli altri di Cristiano Ronaldo,
 non convocato per un attacco improvviso di sinusite da divano, e di Bonucci e Pjanic, in panchina per novanta minuti insieme a molti dei titolarissimi, è riuscita a mettere in scena una prestazione finalmente convincente per tutti i novanta minuti.

La trasformazione tanto agognata da brutto anatroccolo in cigno, sebbene soffra ancora di continue ricadute (leggasi Roma), comincia a mostrare interessanti picchi di qualità e continuità, come la gara col Cagliari e quella appunto di ieri sera; la facilità troppo spessa (da avversari) vista a Napoli di arrivare sotto porta con triangolazioni ubriacanti palla a terra, ha caratterizzato finalmente anche molte delle azioni dei nostri, culminate nel bellissimo goal di Gonzalo Higuain.

Ma di positivo, oltre al risultato e alla qualità della manovra, c'è stato l'approccio e la capacità della squadra di restare sul pezzo per l'intera durata dell'incontro, oltre all'immensa qualità dei singoli quando riescono a giocare in scioltezza.

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In una visone a lungo periodo la partita di ieri sembra confermare un buon percorso di crescita, che seppur potrebbe non portare mai la squadra a livello (sul piano del gioco) di altre realtà sarriane, rischia di trasformare questa annata fin qui indecifrabile in una di quelle da ricordare.

Naturalmente nelle serate tranquille e trionfali la forza delle voci degli azzeccagarbugli vari è inversamente proporzionale a quella del risultato ottenuto. Ecco quindi che "una buona Juve" è tale grazie all'assenza di CR7, il cui acquisto da parte della Vecchia Signora evidentemente ancora non è stato metabolizzato da alcuni fegati provati da anni di successi bianconeri; occorrerà tuttavia farsene una ragione, Ronaldo è nostro e tale rimarrà a lungo, magari per segnare reti decisive come nelle ultime giornate di campionato, potendo addirittura permettersi il lusso di riposare ogni tanto...


Pagelle

Buffon 6,5 - In una serata da spettatore si fa trovare pronto quando chiamato in causa.

Danilo 6,5 - Decisamente più propositivo e meno insicuro dello spezzone di gara dell'Olimpico.

De Ligt 7 - Roccioso, sicuro, dominante sulle palle alte.

Rugani 7 - Non sbaglia nulla al pari del suo compagno di reparto, sfiorando anche la rete.

Alex Sandro 7 - Ara la fascia per 90 minuti, senza commettere le solite leggerezze.

Rabiot 7 - Gioca a destra pur essendo mancino, anche se spesso svaria dall'altra parte. Prestazione di livello.

Bentancur 6,5 - Un po' arrugginito all'inizio, cresce col passare dei minuti.

Bernardeschi 6 - La trequarti non è casa sua, arretrato se la cava meglio, ma rimane pur sempre un giocatore di fascia.

Dybala 9 - Assist, goal meraviglioso, rigore realizzato e altro rigore ceduto ad un compagno in difficoltà. Difficile chiedere di più al suo sinistro magico.

Higuain 8 - Si intende a meraviglia col connazionale, oltre ad occupare l'area funge anche da boa sulla trequarti, irrinunciabile.

Douglas Costa 6 - Guardiola lo definì uno dei 5 più forti giocatori del mondo nel suo ruolo, e quando sta bene fisicamente non si può che concordare; purtroppo è al top della forma molto raramente.

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Cuadrado 6,5 - Entra per fare la punta e, più libero mentalmente da compiti difensivi, gioca sensibilmente meglio.

Ramsey 6 - Solita prestazione che non lascia grossi ricordi.

Pjaca 6 - Pochi minuti in campo dopo una lunga serie di infortuni sono già un successo per il giovane croato, che prova qualche spunto ma che ancora risulta inevitabilmente appannato.

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